Gandhi è una piccola realtà nata nel 2003 grazie alla volontà di privati cittadini, molti provenienti dai luoghi in cui la stessa associazione opera (Benin, Costa d’Avorio ed Eritrea). La profonda conoscenza delle realtà locali ci ha permesso di attuare, inizialmente, dei microinterventi in favore dei più vulnerabili in situazioni di emergenza (vedi il “progetto latte” o l’installazione del mulino nel campo profughi di Shimelba). Da ormai cinque anni lavoriamo invece a stretto contatto con le popolazioni locali con l’obiettivo di portare avanti dei progetti sostenibili e di più ampio respiro (vedi la scuola elementare di Saketè e il progetto “un pasto al giorno” nel campo profughi di May Aini).
Da sempre ci rivolgiamo alle fasce più deboli e meno tutelate della popolazione, come donne e bambini, e spesso in situazioni d’emergenza, come nei campi profughi eritrei al confine con l’Etiopia.
Parallelamente, alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni in ambito migratorio, è stato inevitabile portare avanti un’opera di sensibilizzazione su tematiche così attuali e delicate, sia in Italia che in Europa, sia a livello istituzionale che privato.
Siamo una piccola realtà che in fondo è sempre riuscita, anche se faticosamente, a concretizzare piccoli e medi progetti in aree estremamente complesse e in cui pochi operatori internazionali riescono ad intervenire.